Sul campo, la finale di ritorno della Copa Libertadores tra River Plate e Boca Juniors si è conclusa con il successo dei millonarios per 3-1 nella partita disputata a Madrid il 9 dicembre, a seguito dei violenti scontri che si erano verificati a Buenos Aires, culminati nell’assalto della tifoseria del River all’autobus della squadra avversaria durante il percorso di avvicinamento allo stadio. Perché l’ultima volta in cui i Merengues sono stati a Bergamo lo stadio era tristemente deserto, a porte chiuse causa Covid. Note a margine della finale di ritorno della Copa Libertadores, disputata il 9 dicembre scorso a Madrid a causa dell’assalto dei tifosi del River all’autobus dei calciatori del Boca. Tuttavia, a margine del risultato finale a livello sportivo, che ha visto le due squadre di Buenos Aires misurarsi nell’ennesimo Superclásico, è interessante analizzare ciò che ha ruotato intorno al Boca Juniors, al River Plate, alla Copa Libertadores, al mondo della politica argentina e alla gestione della sicurezza, le cui molteplici falle hanno costretto la screditata Conmebol (Confederación Sudamericana de Fútbol) a spostare la finale di ritorno a Madrid in maniera assolutamente non casuale.
• I bianconeri hanno vinto le ultime tre trasferte ad Amsterdam, di cui due in UEFA Champions League: 1-0 nella fase a gironi 2004/05 e 2-1 in semifinale 1996/97 (6-2 tot.). Il trionfo più recente è stato l’1-0 contro il Borussia Dortmund al ritorno dei quarti del 1995/96 (3-0 tot.). I rossoneri vengono quindi considerati come gli avversari più quotati per competere contro l’Inter per lo scudetto, ma nel secondo derby stagionale i rivali nerazzurri si impongono per 2-0, assestando un duro colpo ai sogni di gloria dei diavoli. Nell’estate scorsa Paratici e Marotta hanno piazzato il colpo Emre Can, liberatosi dal Liverpool e ora in netta fase di crescita con la maglia bianconera. Le altre 15 partecipanti alla fase a eliminazione diretta erano tutte partite della fase a gironi. • L’Ajax cerca la prima vittoria casalinga in nove gare contro le squadre di Serie A. L’ultimo successo interno contro una formazione italiana risale a dicembre 2002, 2-1 contro la Roma nella seconda fase a gironi di UEFA Champions League.
Guarda caso, solo due giorni prima che fosse ufficializzata la sede di Madrid per l’atto finale della Copa Libertadores, il governo macrista ha imposto un aumento dei pedaggi autostradali nelle tratte controllate dalle imprese Autopistas del Sol e Grupo Oeste, di proprietà di Albertis. • L’Ajax ha vinto solo due delle 12 sfide europee contro la Juventus, e mai dopo il 1974. La Juve non perde da nove gare contro la formazione olandese, con cinque vittorie negli ultimi sei incontri. • La squadra olandese ha perso solo una gara europea su 14 nel 2018/19 (V8 P5), ovvero l’andata degli ottavi contro il Madrid. • Prima della vittoria a Madrid al ritorno degli ottavi, la squadra olandese non vinceva da sette gare a eliminazione diretta di UEFA Champions League (P2 S5), ovvero dal 3-2 contro l’Atlético Madrid al ritorno dei quarti 1996/97 (4-3 complessivo). Passata in vantaggio con Fabrizio Ravanelli, la Vecchia Signora è stata raggiunta da un gol di Jari Litmanen prima dell’intervallo. Stagione da 11 gol (8 in campionato) quella passata, chiusa con l’Arsenal che si è piazzato secondo dopo aver duellato a lungo con il Manchester City, tenendo testa alla squadra di Guardiola. Esordisce con la nuova squadra il 29 settembre 2006 entrando al 76º minuto nella gara persa per 2-0 contro il Liverpool.
• Il bilancio dell’Ajax nelle sfide a eliminazione diretta contro le squadre italiane è di cinque qualificazioni e sette eliminazioni, terza maglia real madrid 2023 con tre uscite negli ultimi quattro confronti. • La Juve ha passato il turno due volte su due contro i lancieri. Le due società cominciarono così a pensare di unirsi per dare vita a un nuovo club che fosse più forte economicamente e più competitivo da un punto di vista tecnico, seguendo anche l’ideologia del nascente regime fascista in materia di sport, favorevole alla fusione tra i sodalizi più recenti. Ha guidato anche la Nazionale colombiana (in tre periodi diversi), l’Ecuador e di alcuni club in argentina. Promossa d’ufficio in Divisione Nazionale. Esther González Rodríguez (Huéscar, 8 dicembre 1992) è una calciatrice spagnola, attaccante del NJ/NY Gotham e della nazionale spagnola. È una vera scommessa per il club della capitale spagnola che non aveva mai lanciato una camicia del vero tutto rosa.
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