Un pool di soggetti di varia estrazione (piccoli imprenditori, comuni cittadini ed ex calciatori) decide pertanto di rilevare il titolo sportivo della società 3B Porto, valido per partecipare alla Promozione 1994-1995, e di sfruttarlo per rifondare i biancorossi con la ragione sociale Mantova Calcio 1994. Alla presidenza arriva Romano Freddi. I due calciatori sono sotto inchiesta per il fallimento da 14 milioni di euro della loro società di arredi di lusso, la “Bfc&co”. La vendita nell’estate 1942 di Loik e Mazzola al Torino, per l’allora esorbitante cifra di un milione, sommata all’abbandono di Piazza, rompe il perfetto giocattolo lagunare che la stagione successiva in Serie A ottiene solo una stentata salvezza, pur raggiungendo ancora una volta la finale di Coppa Italia, dove il Venezia viene sconfitto 4-0 a Milano dal Torino, con una rete segnata anche da Mazzola. Il Venezia Football Club, meglio noto come Venezia, è una società calcistica italiana con sede nella città di Venezia. Nella stagione 1943-1944, con la sospensione dei campionati regolari stabilita nel 1943 per cause di forza maggiore dovute alla guerra, il Ponziana partecipò al girone della Venezia Giulia del campionato Alta Italia, terminandolo all’ottavo e ultimo posto con solo 7 punti.
“L’abbiamo data via, chiedi al tuo papà” (suo genero, eh, per chiarire il DNA non nerazzurro). In questi mesi ho provato più volte ad immaginarmi un maglia che celebri tale avvenimento (sbaglio a pensare che debba essere scontato che per quella data debba esistere un maglia celebrativa? E non intendo una patch da 400 euro), ma senza mai sentirmi soddisfatto davvero. Come deve essere? Elegante e senza tempo. Ha sempre salutato le quattro tribune da quando gioca a Bergamo, ma mai era arrivato a vivere l’esaltazione mostrata dopo il Torino. Dentro quella corsa e quei salti ad aizzare la folla, c’è la voglia di vivere un sogno insieme al nostro popolo. Grazie Simone, per la voglia di vincere e di esserci sempre. Il 19 gennaio esordisce con il Milan anche in Serie A, nel successo per 3-2 contro l’Udinese. Cosa deve avere un maglia che voglio lasciare nel baule ai miei nipoti? Non verrò meno al rituale stagionale, le analizzerò con il distacco minimo consentito, ma prima di polemizzare sulla politica industriale dei brand sportivi volevo raccontarvi una cosa di gran lunga più interessante. O meglio cosa non deve avere? Non deve avere sponsor, non deve avere brand, non deve avere plastica, non deve non avere i colori giusti.
Ovviamente mio padre solo a sapere che avevo avuto contatti del terzo tipo ebbe i brividi, e non fece passare molte ore prima di portarmi a casa una maglia formato mini con i colori giusti (fino a quel momento usavo, inconsapevolmente, per giocare una maglia away del Brasile). Non vi nascondo che in meno di 2 orette la maglia viene su da sola, le scelte stilistiche sono inevitabili, l’eleganza del 1908-10, strisce strette da camicia senza esagerare, colletto con strisce, 4 bottoni come nel 1912. Ok ora la maglia esiste, ma solo in grafica. Inizia a giocare nel Curitiba già dalle giovanili, arrivandoci nel 1965. Due anni più tardi vince il titolo giovanile col Curitiba. È bellissimo vedere dal vivo tanto amore, la fiducia è talmente alta che anche durante l’intervallo, con il gioco di Oriocenter e i bambini che calciano verso la porta vuota, dalle tribune fioccano applausi. Altre avversioni del Fulham sono verso il West Ham United, il Crystal Palace, il Charlton Athletic, il Tottenham Hotspur e l’Arsenal (i tifosi di queste ultime due squadre sono i protagonisti di una delle maggiori rivalità di tutta l’Inghilterra). Sono figlio di Misura e del calcio commerciale, ma è proprio qui che ho trovato la via che stavo cercando.
Pronti, via e l’Atalanta mette subito in chiaro le cose. Poi arriva lui. L’olandese volante con 14 polmoni, l’uomo che è andato via per un anno e poi ha voluto tornare e adesso sta dimostrando sul campo che leader sia. A parte un paio di mezze occasioni per il Torino, la partita si incanala subito sui binari migliori e la prestazione dei nerazzurri è ottima. Quello che mi colpì della mia nuova maglia era che aveva una scritta bianca sopra un rettangolo nero, maglia da calcio più bella del mondo quelle del baule dei miei prozii no. L’esordio con la nuova maglia avviene il 15 agosto 2010 nella partita di Coppa di Germania vinta per 2-1 in trasferta contro il Preußen Münster, giocando titolare. Barrow con i suoi movimenti da pantera e quel cross delicato per Freuler viene applaudito senza soluzione di continuità; qualche moccolo dalle tribune fiocca in campo al gol preso da Berisha sul suo palo ma, fortunatamente, questa squadra ha sette vite e sull’asse Castagne-Gosens arriva il gol decisivo del 2-1 con tanti saluti al Torino.