La Start FC fu una squadra di calcio nota per aver partecipato alla cosiddetta partita della morte il 9 agosto 1942. La squadra disputò poche partite, valide per un torneo non ufficiale che la squadra riuscì comunque a vincere, e un’amichevole qualche giorno dopo la fine del torneo. Ecco, avendo Paul Pogba in squadra veniva molto più facile. Pogba è praticamente un enorme brand con grandi leve e un talento nel pallone sovrannaturale, e forse anche grazie a lui alcuni accostamenti cromatici per la Juventus sono invece sembrati naturalmente audaci, con un’attitudine che se ancora fosse il 2014 chiamerei swag. Forse le maglie della Copa America Centenario, per varietà e originalità delle soluzioni, sono più belle. Forse è questa fanciullezza, forse è lo sponsor tecnico Lotto oggettivamente bruttino che però è riconoscibilissimo, sarà la custodia nera del bianconero all’interno, la sua vestibilità larga e goffa che ricorda i fisici non iperatletici del calcio contemporaneo (Emerson sei tu?) e il taglio lungo, ma questa maglietta è di un cool ingenuo, che trasuda un po’ di misticismo. Ripartito dal campionato di Promozione per volontà di Gaetano Cutrufo, a sei giornate dal termine, il campionato viene sospeso a causa della pandemia di COVID-19.

La maglia è elegante, Baggio ha il Pallone d’Oro e lo mostra nelle foto con quell’imbarazzo umile che lo rende amato da tutti, Conte e Vialli hanno ancora i capelli e i portieri indossano divise psichedeliche che ora se le compra Kevin Parker su eBay e se le mette per suonare. Prima che Savage, nel 1903, facesse il colpo di telefono al suo amico di Nottingham per farsi inviare quelle curiose divise a strisce bianche e nere, il Football Club Juventus ha cambiato colori societari: dal bianco con cravattino nero a rosa col cravattino nero a cavallo tra i due secoli, per distinguersi dalle altre società che giocavano a pallone. Lo stadio storico dello Zola era l’impianto Melotti situato a Ponte Ronca, paese di origine di una delle due società fondatrici. Società Sportiva Edera Ravenna 1946-47 · Eliminò la Nigeria, dopo una partita sfiancante, riacciuffandola con un gol, quando neanche Bruno Pizzul ci credeva più, e completando il miracolo su rigore. Come previsto dai regolamenti FIFA, le partite terminate ai tiri di rigore dopo i tempi supplementari sono considerate pareggi. 3691 Renato e Marilena sono gli ‘Ultimi Tangheri a Senigallia’.

Tutte le maglie da calcio della Premier League sono presenti su Foot-Store! Nelle tre stagioni francesi il palmares della ungaro-tedesca comprende tre campionati francesi, due coppe nazionali e tre UEFA Women’s Champions League. Il marchio ha optato per questa tonalità perché è una fusione di blu e rosso, due colori classici della federazione. Quando indossarla: quando incontri i genitori della tua fidanzata, perché è seria ma non serissima, si sposa benissimo con le Clarks e i jeans chiari e tra l’altro è perfetta per giocare a golf quando il padre di lei ti porta al country club. In occasione dei suoi 120 anni la Juventus è scesa in campo contro il Benevento con indosso una divisa celebrativa archetipica: undici strisce bianche e nere rigide, fini, e il rettangolo dorato classico sopra il cuore per contenere le stelle degli scudetti. Insomma, mi piace pensare che alla creazione di questa divisa che richiama il colore classico della squadra con il twist di fucsia e dettagli bianchi, abbia partecipato proprio lui, Pogba; ne è venuta fuori una delle maglie più casualmente cool della Juventus.

Avete presente tutta la difficoltà di essere cool senza provarci? Per questo i tentativi di fighettaggine del brand devono essere bilanciati. Resta comunque una grande divisa, sicuramente scomoda, ma essere cool non sempre è comodo. Prima di diventare cool si passa attraverso delle fasi bruttissime. L’elegante total black, che sta bene con tutto, si scontra un po’ con l’inizio di stagione e le polemiche totalmente non cool che riguardano la scritta “30 sul campo” e le squalifiche dell’allenatore in carica Antonio Conte e del suo secondo Alessio; però vanno a braccetto con una certa sicurezza in campionato, con un’annata che ha confermato che quello dell’anno precedente non era solo un suicidio del Milan ma anche un’invenzione di Conte e del gruppo Juventus fatta di gente che, vestita tutta di nero, era fica. Visti i successi di quell’anno il kit con la stella è diventato quasi un feticcio, simbolo di rinascita: un indumento a cui, prima di tutto, magliette personalizzate calcio si vuole bene. Quando indossarla: va bene per l’ufficio con le sue strisce austere, laboriose, con un contrasto deciso.

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