Ambasciatore del calcio e dello sport italiano nel mondo, per il suo compleanno France Football gli ha dedicato una copertina celebrativa. Che si tratti della maglia della Juventus o di altre squadre bianconere, il bianconero è diventato un’icona nel calcio italiano e continua a suscitare emozioni e entusiasmo tra i tifosi di tutto il mondo. La Juventus è da diversi anni la squadra dominante del calcio italiano. In questi ultimi anni siamo stati un po’ dei funamboli: in equilibrio precario sopra una fune, dalla quale cercavamo di non cadere. • Juan Cuadrado è stato tolto dalla lista della Juve in UEFA Champions League dopo l’intervento al ginocchio sinistro subito il 28 dicembre. Vogliamo fare il salto di qualità ma prima ci mancano tre punti per essere sicuri di un posto in Champions e li vogliamo già col Napoli anche se in serie A non ci sono mai partite facili. Una ‘macchia’ come quella Champions League che ancora manca – unico trofeo – nella sua personale bacheca. E quelle di capitan Buffon, alle prese con i dubbi sul futuro, non sono ancora finite.

Ma in fondo la storia di Buffon, scrive Lapo Elkann, “non si chiuderà con un addio”. La storia del Palermo ha ufficialmente inizio il 1º novembre 1900, grazie al contributo della comunità inglese in città e di Ignazio Majo Pagano, un giovane che aveva conosciuto il calcio in Inghilterra e che aveva deciso di importare questo nuovo sport nella natia Palermo. Perché lo sapete che dopo questo pienone – ma se questo era il tema bastava un bel contributo ad ogni albergo in base al numero di stanze e almeno non si creava nessuna illusione – il nostro Appennino continuerà ad avere le stesse difficoltà di prima? Gli auguri non si contano più, anche se per dirla alla Gattuso “il giorno prima portano sfiga”. A concludere con le proprie parole è il vice presidente della compagine Massimo Mancini, che per qualche giorno lascia da parte le discordie con i tifosi e pensa soltanto al momento felice della società.

Tanti top club, dal Manchester City al Barcellona fino PSG, negli ultimi mesi hanno provato a strappare il muro difensivo slovacco al club del presidente Zhang ma, almeno per il momento, Skriniar non si muoverà da Milano. L’ex attaccante cresciuto nel Camerino, che poi ha girato l’intera provincia a tutti i livelli fino in D e sfiorato il professionismo col Perugia, lo avevamo lasciato un paio d’anni fa con l’addio al calcio giocato nella doppia veste di tecnico e giocatore del Sarnano e con 309 gol segnati in carriera, che gli sono valsi riconoscimenti specifici dal mondo del calcio in particolare e dello sport in generale. Passerà poi alla Fiorentina, dove delizierà la platea viola e di tutta Italia duettando con un altro giovane di belle speranze, tal Roberto Baggio da Caldogno in provincia di Vicenza. In merito agli orari il presiedente Roberto Zanetti precisa: «I problemi di rumore hanno riguardato in particolare il campo di calcio a 9, per questo la Polisportiva si è autolimitata per un periodo, non usandolo d’estate e fermandosi alle 21 d’inverno. Davvero incredibile per quel ragazzino che nel 1995, quando vestiva ancora la maglia del Parma, si presentò alle telecamere Rai con la scritta “boia chi molla” sulla tshirt.

E ancora 6 Supercoppe italiane, 4 Coppe Italia e una Coppa Uefa. I bianconeri da poco sono tornati in Italia dalla tournèe in USA, ma le attenzioni maggiori sono sempre rivolte al mercato che da qui alla sua chiusura può regalare ancora delle sorprese clamorose. Sono gli altri quarant’anni che gli ha augurato mister Allegri. Milan Skriniar e l’Inter hanno gli stessi orizzonti. Milan Skriniar ai microfoni di Sky Sport 24 ha espresso tutta la soddisfazione per il rinnovo fino al 2023 sottoscritto con l’Inter: “Sono molto contento di aver prolungato il contratto e di poter vestire questa maglia per altri anni” e ha confermato quanto era già stato annunciato nelle scorse settimane: “Ho interrotto il contratto col mio vecchio agente e ho trattato personalmente”. • Sami Khedira ha subito un intervento al cuore a febbraio ma è tornato in campo sabato contro il Milan sostituendo l’infortunato Emre Can (problema alla caviglia). Dopo una scialba stagione vivacchiata nel campionato regionale (1945), e la partecipazione al campionato misto del Centro-Sud (’45-’46) con una squadra costata 7 milioni, il Napoli di Andreolo, Lustha, Rosi e Barbieri conquisterà la A e una nuova denominazione sociale: il 20 febbraio ’47 riecco l’Associazione Calcio Napoli di ascarelliana memoria.

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