Sarà che nel calcio contano i trofei, sarà che la storia del pallone l’hanno sempre fatta i fenomeni, meglio ancora se vincenti, sarà che la memoria è selettiva e preferisce le cose belle a quelle brutte. Ogni anno all’Acquedotto si tiene un torneo in sua memoria. Ventotto sconfitte, quattro pareggi e due vittorie in un anno sono un bottino così misero che nessuna squadra calcistica al mondo vorrebbe. Si salvò Chalmers, e McKenzie promuoverà la sua terapia in giro per il mondo – nessun altro paziente era riuscito a uscire vivo dall’ospedale, all’epoca, dopo avere contratto quella meningite. Designato per la stagione 2021-2022, ma mai entrato effettivamente in carica a causa dell’esclusione della società dai campionati. Milano, 3 agosto 2018 – Il presidente Paolo Scaroni lo chiama “la star” del Milan, definizione che Higuain preferisce rispedire al mittente con una sana dose di umiltà: “La star sarà la squadra. Io sono qui per aiutare il club a crescere, una partita non la vince un giocatore da solo e così i campionati. Serve una squadra forte e il Milan mi intriga. Ho fiducia nell’allenatore e nella squadra, si possono fare grandi cose. Per questo sono venuto al Milan. Ho già indossato qualche maglia pesante. Ho giocato in squadre che lottavano per vincere. Ora la sfida è riportare il Milan in alto”.
Non per questo non mi fanno schifo alcune cose che vedo. Higuain “non ha rimpianti” per non essere più compagno di squadra di Cristiano Ronaldo (“ci ho già giocato al Real Madrid”) ma ringrazia la Juventus per aver in qualche modo facilitato il trasferimento al Milan: “Nessun rimpianto, al contrario, sono felice di questa nuova avventura. Per la Juventus ho solo belle parole, con Allegri ho avuto qualche divergenza ma non è la ragione per cui sono andato via. Da 12 anni gioco in Europa e Milanello mi ha colpito, è quello che vuole ogni calciatore: storia, verde e calcio puro, fa venire la pelle d’oca. È un posto speciale”. La maledizione del numero 9 non lo preoccupa: “Ho già usato un paio di maglie pesanti. E’ un motivo di orgoglio. Sono dentro una sfida bellissima per la mia carriera. Non devo fare altro che dimostrare che l’investimento fatto su di me è stato giusto. Se questa squadra crede che può arrivare lontano, arriverà lontano. Il Milan deve avere fiducia in se stesso. Leonardo già lo conoscevo da prima. Lui ha inciso tanto per il mio arrivo. Le sue parole mi hanno convinto. Sono molto grato a lui e alla società. L’idea di riportare il Milan in alto mi piace molto. Per la Juventus ho solo parole di ringraziamento. Sono stati due anni bellissimi. Allegri lo ho avuto due anni. Abbiamo avuto delle vedute differenti, ma non è quello che mi ha portato a venire qui. Sono arrivato al Milan per la fiducia che mi ha dimostrato il Milan”.
Per poi aggiungere: “Non è da tutti aver fatto solo otto punti. Siamo stati la squadra peggiore della Bundesliga. Siamo nella storia e vogliamo restarci”. Curiosità storiche sul prosciutto – musicisti: Rossini, famoso per le sue musiche immortali, ma anche per i suoi raffinati gusti gastronomici, lo utilizzava spesso nelle sue prelibate ricette. Pero lasciatemi dire che anche le immagini mi rendono in qualche manierà ragione: il mio avversario ha provato a colpirmi con una gomitata, io sono riuscito a sottrarmi e poi, col pallone lontano, sono andato a chiedere spiegazioni. Chalmers, 261 partite coi Bhoys e 155 reti in 12 anni, oltre a essere un fuoriclasse era pure un gentleman, e non romperà mai i rapporti col luminare, nonostante lo sport li volesse contro. I meneghini arrivavano da tre edizioni in cui avevano dominato l’Europa, con due successi (’64 e ’65) e una semifinale (nel ’66, persa col Real poi campione) sotto il “mago” Herrera. C’è un aneddoto curioso – ma pure ricco di significato – che affiora dalla gioventù di Stevie Chalmers, l’ex campione del Celtic degli anni Sessanta morto ieri.
Altre competizioni regionali organizzate dalla FIGC: Promozione · Semplicemente ora l’esperienza di 2K ha raggiunto un certo livello, Live per arrivarci dovrebbe avere più risorse, perché non si parte dalla base PES-FIFA per chiarire, dove gli studi di PES avevano comunque un’ottima base sui calcistici. In questa guida, ti illustrerò una selezione dei e-commerce affidabili e convenienti dove potrai trovare la maglia perfetta per te e vestire sempre i colori della tua squadra del cuore, ogni volta che vuoi, senza spendere una fortuna. Un orgoglio a posteriori, ben diverso da quello ciclistico per il quale la lotta era serrata e l’ultimo, la maglia nera, era premio invidiabile, attestato di stima. Se non sei soddisfatto del tuo acquisto, puoi restituire (PER MOTIVI VALIDI) la maglia entro 14 giorni dalla ricezione. Il Colonia nel girone di andata ha raccolto sei punti (una vittoria e tre pareggi), l’ambiente è sfiduciato, soprattutto dopo il quinto posto dello scorso anno, e in molti hanno chiesto la cessione a gennaio: una situazione complicata che potrebbe far decidere al club di puntare sul settore giovanile per ripartire dalla seconda divisione l’anno successivo. Aveva appena vent’anni quando, nel ’55, si ammalò di meningite tubercolare, un male che poteva essergli fatale e che per sei mesi lo costrinse in ospedale: a lottare con lui c’era il dottor Peter McKenzie che seguì una cura innovativa per tentare di salvare quel giovane calciatore.