E se la Bundesliga è alle spalle della Premier League in fatti di ricavi, il calcio tedesco primeggia in quanto a utile d’esercizio, di gran lunga il migliore d’Europa. Intanto gli sceicchi arabi e gli oligarchi russi investono sempre e sempre più sul calcio inglese (quello tedesco è ricco di suo, come ancora quello spagnolo). Sulla questione dei rifiuti e dello smantellamento dell’inceneritore, non ha tardato a capire (lui, non tutti i suoi) che la termovalorizzazione è parte insopprimibile della filiera di riciclaggio e riuso, coerentemente con quanto avviene nelle più avanzate aree d’Europa; e che il problema vero è quello di ottimizzare il ciclo dello smaltimento e recupero tenendo sotto controllo gli effetti sull’ambiente e in particolare, sull’aria e sull’acqua. Ogni design racconta una storia, celebra la storia dei club e delle nazionali, e incorpora tecnologie avanzate che migliorano il comfort e le prestazioni degli atleti. Gli statunitensi entrati nella Roma appaiono quasi degli avaracci.
Gli allenatori colpevoli del sensazionale negativo sono uno spagnolo minacciato di tumore, Vilanova successore fatto in casa di Guardiola, e un portoghese sempre sul piede di partenza, il celeberrimo Mourinho. Gli allenatori creatori del sensazionale positivo sono tedeschi, Heynckes del Bayern e Klopp del Borussia. Per me indimenticabile, ovviamente anche gli anni, in cui ho iniziato a frequentare l’Appiani in Curva Nord, dietro lo striscione degli Hell’s Angels Ghetto, il nostro gruppo ultras. Il resto viene da sé: vietato sperperare quattrini, che invece entrano in cassa in gran quantità proprio per l’impressionante seguito che ha il calcio. Qualità non eccelsa, seguito da primato. Senza dimenticare il calciomercato: nessuna corsa ai fuoriclasse strapagati (fatta eccezione per Javi Martinez del Bayern Monaco, mentre il Borussia Dortmund è passato nel giro di pochi anni da club a rischio fallimento a potenza del calcio europeo acquistando al risparmio gente come Lewandovski e Goetze, che ora costano un occhio della testa), piuttosto ci si butta su calciatori di medio livello a prezzo di saldo. E per di più a prezzi popolari, i più bassi dell’Europa calcistica più avanzata: 20 euro il prezzo medio, 10 quello di curva, poco più di 100 un abbonamento nei settori meno costosi.
In campionato, spazio ai tifosi della curva, quelli che preferiscono stare in piedi. Imbarazzante il paragone con quelli italiani. Gli impianti di ultima generazione (autentici gioielli quelli costruiti per il Mondiale, altro che i soldi sperperati per Italia ’90) prevedono solo posti a sedere che non piacciono a quelli della curva? Nessun problema. Vincerà lo scudetto e il prossimo anno avrà in Francia il rivale speciale, il Monaco nel senso di principato, tanti soldi russi, pronta risalita dalla serie B, allenatore italiano, Ranieri, ex fra l’altro di Juve e Inter. Non abbiamo i soldi per intervenire nel balletto. La crema di sesamo o burro di sesamo, denominata anche Thain, può contenere fino a 400 mg di calcio per ogni porzione da 100 grammi. Noi italiani, fuori dalle coppe europee dopo i quarti di finale, siamo spettatori attoniti di una recita che annichilisce anche la nostra proverbiale bravura nella commedia dell’arte.
DAZN non si limita solo al campionato nazionale; offre una vasta gamma di competizioni internazionali, dalle leghe europee alle coppe nazionali. Normale se negli ultimi 10 anni l’età media dei giocatori autoctoni della Bundesliga è scesa da 28,8 a 25,3 anni e se il 27,5 per cento dei calciatori del campionato è composto da under 23 di nazionalità tedesca. L’Imolese, che nel 1963 mutò denominazione in Associazione Calcio Imola, riassegnata alla Promozione nel 1952, trascorse quindi circa diciassette anni tra i dilettanti: la Serie C venne riconquistata nel 1969 grazie alla vittoria del proprio girone di Serie D, riperdendola già nel 1972. Da quel momento, i rossoblù rimasero per un ventennio tra il Campionato Interregionale e le divisioni regionali emiliane dove iniziarono a far capolino le prime difficoltà finanziarie, che nella stagione 1989-1990 impedirono alla squadra del Santerno di risalire dalla massima divisione dilettantistica, pur avendo vinto il girone di competenza grazie allo spareggio contro il Gualdo.