Si tratterà di una partnership “storica”, nell’ambito della quale Youtube Tv, oltre a sponsorizzare il nuovo club del talento messicano Carlos Vela, vecchia conoscenza del calcio europeo che nutre un grande appeal sulla locale comunità ispanica, sarà anche broadcaster ufficiale per gli incontri dei californiani. Il 1º aprile 1905, in una panchina di Plaza Solís, Esteban Baglietto, Alfredo Scarpati, Santiago Pedro Sana e i fratelli Juan Antonio e Teodoro Farenga si riunirono per discutere sul come strutturare la nuova squadra. Il giorno seguente la discussione continuò nella casa di Baglietto, dove si presentarono trenta persone. Alberto Eliani, prima di affermarsi come calciatore a livello nazionale con le maglie di Roma e Fiorentina, ha militato per diverse stagioni nella squadra ponzianina. Valerio Gravisi, anche lui ha militato per diverse stagioni nel club ponzianino, prima di affermarsi a livello nazionale e giocare in Serie A con la maglia del Napoli. Solipsista, ma quindi l’assunto base di partenza tuo è che la conduttrice di San Remo sia, per giustificare il suo compenso, esteticamente valida?
Tali elementi sono rappresentanti innanzitutto dai colori sociali – che, come ovvio che sia, caratterizzano e determinano le divise da gioco della squadra – e dallo stemma o logo della società. I colori sociali della SSC Napoli sono l’azzurro e il bianco, con un’evidente preminenza del primo, rispetto al secondo: non a caso, infatti, i calciatori del team, sovente, vengono indicati come gli “azzurri” e la compagine come la “squadra azzurra”. La genesi del club partenopeo, infatti, affonda le proprie radici nel tempo sino ai primi anni del Novecento, quando, furono fondati a Napoli, prima il Naples Foot-Ball Club e, poi, l’Unione Sportiva Internazionale Napoli, quest’ultima sorta per scissione dallo stesso Naples. Dopo una serie di amichevoli, nel luglio 1905 il Boca Juniors decise di iscriversi e partecipare per la prima volta ad un torneo locale, la Copa Villa Lobos, in cui il Boca debuttò il 6 agosto 1905. Un esordio piuttosto deludente, dato che la nuova squadra perse più della metà delle partite disputate.
Un gruppo di ragazzi che facevano parte di una squadra del quartiere portuale di Buenos Aires, decisero di creare una nuova squadra che possa ricevere il sostegno di tutto il quartiere de La Boca. Come nome della nuova squadra vennero proposti i nomi di “Híjos de Italia”, “Defensores de La Boca”, “Estrellas de Italia”. Fabio Cudicini, nato a Trieste nel 1935, portiere del grande Milan di Nereo Rocco, maglie juve 2025 ha iniziato la sua carriera nelle giovanili della squadra. Desideri creare maglie da calcio professionali per la tua squadra di calcio amatoriale ? Seguendo le direttive stabilite dalla Carta di Viareggio, Leandro Arpinati guidò la FIGC nell’estate del 1928 a raggiungere gli obiettivi prefissati e introdurre quella novità che divenne tappa storica per il Calcio italiano. Poco importa che nella complicata galassia medio-orientale Qatar e Arabia siano due Paesi tutt’altro che alleati e che gli Emirati siano invece vicinissimi alla monarchia saudita. Su sei incontri disputati nel torneo, in cinque occasioni venne utilizzata la prima divisa, nel suo abbinamento classico maglia e calzettoni azzurri con calzoncini bianchi: contro Svezia e Uruguay nel girone, contro il Messico nei quarti di finale, contro la Germania Ovest nella “partita del secolo” e contro il Brasile nella finale persa del torneo, che assegnava in maniera definitiva la Coppa Jules Rimet a una delle due compagini.
A seguito della finale di quella finale la spaccatura è evidente nell’ultima gara di campionato a Napoli, per la quale partono solo in 25. Da quella situazione nasce perfino un altro gruppo, “Potere Crociato”: molti rimangono a casa, altri rimangono al proprio posto, una parte invece decide di staccarsi e fondare questo gruppo. A distanza di 21 anni, quindi, il club arancione crolla nuovamente, stavolta non perché oberato dai debiti (tra debiti e crediti il bilancio era quasi in pareggio), ma per l’incapacità dei nuovi proprietari di presentare la prevista garanzia fidejussoria. La divisa adottata dall’Internaples era costituita da maglia azzurra, con colletto celeste, calzoncini bianchi e calzettoni azzurri. La maglia dell’Internazionale, invece, era blu notte con colletto e risvolti bianchi e sempre bianco era lo stemma del sodalizio cucito sul lato sinistro all’altezza del cuore. Le due compagini tornarono a formare un unico sodalizio nel 1922, fondendosi nell’Internaples: il club andò a recuperare buona parte dell’eredità cromatica delle sue progenitrici, conservando l’azzurro, il bianco e il celeste: scomparve, invece, il blu notte. Quattro anni più tardi, però, con l’assunzione, da parte del club partenopeo, della denominazione Associazione Calcio Napoli, anche il celeste fu rimosso: vennero così fissati nell’azzurro e nel bianco i nuovi colori sociali, caratterizzanti l’identità visiva del sodalizio e rimasti, da allora, immutati.
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