Dal 1998 fino al 2004, sulla maglia comparvero varianti consistenti in un ramarro stilizzato (inizialmente su fondo libero, poi inserito in un tondo suddiviso in pannelli pentagonali ed esagonali a formare un pallone da calcio) circondato dalla dicitura “Pordenone Calcio”. Il 29 ottobre 2012 viene inserito nella lista dei ventitré candidati del Pallone d’oro FIFA. La sua annata è influenzata da una pubalgia, risolta con un intervento chirurgico, che lo costringe a restare fermo da ottobre a gennaio 2016. Chiude la stagione con 23 presenze totali e 3 gol, di cui 2 realizzati in Coppa Italia contro l’Alessandria. Per scelta di Roberto Mancini, nella stagione 2007-2008 è aggregato alla prima squadra: il 16 dicembre 2007, a 17 anni, esordisce in Serie A al 90º minuto di Cagliari-Inter (0-2), sostituendo David Suazo; tre giorni dopo, il 19 dicembre, segna le sue prime reti ufficiali con la maglia nerazzurra, realizzando una doppietta in Reggina-Inter (1-4), valida per l’andata degli ottavi di finale di Coppa Italia. Segna il primo gol con la maglia del City nella sua prima presenza assoluta, il 19 agosto, dopo essere subentrato contro il Timișoara in Europa League. Il 14 maggio 2011 vince la FA Cup nella finale disputata a Wembley contro lo Stoke City (1-0), dove viene eletto Man of the Match.
Il 12 maggio è ancora una volta vittima di cori razzisti, stavolta da parte dei tifosi della Roma; l’arbitro Gianluca Rocchi sospende così la partita per un minuto e mezzo all’inizio del secondo tempo. Non voglio fare discorsi da simil-boomer (anche perché sono ancora lontano dal rientrarci…), sia chiaro, difenderò sempre la voglia di sperimentare e azzardare, tantopiù su una terza maglia – un prodotto che nasce proprio con questo obiettivo – : ma se si parla unicamente di stile e bellezza, questa divisa non riesco davvero a promuoverla. Unione Sportiva Lecce, quando i colori sociali erano ancora il bianco e il nero. L’ipotesi più accreditata resta una lettera inviata nel 1905 da Giuseppe Airoldi a Joshua (detto Giosuè) Whitaker, convincendolo a cambiare i colori sociali in rosa e nero, come metafora del dolce e dell’amaro a causa dei risultati alterni. La squadra comunque non era competitiva per il titolo e nel girone di ritorno non riuscì a ripetersi.
Il 9 dicembre 2009, nell’ultima partita del girone di Champions League contro il Rubin, decisiva per il passaggio agli ottavi dei neroazzurri, segna il gol del definitivo 2-0 con un bolide su punizione da oltre 30 metri. Il 29 settembre segna il suo primo gol in Europa League con la maglia del Nizza. La stagione successiva realizza 18 reti in campionato e 26 gol stagionali, juve maglia rosa ottenendo il suo record di gol in una stagione. La stagione 2013-2014 si rivela negativa per il Milan, che si classifica all’ottavo posto. Le sue prestazioni in campionato permettono al Milan di concludere la stagione al terzo posto (piazzamento utile per la qualificazione ai preliminari della Champions League 2013-2014) alle spalle di Napoli e Juventus. Il 22 maggio, pur non giocando, festeggia con i compagni la vittoria della Champions League grazie al 2-0 contro il Bayern Monaco. L’era Cirielli è ricordata come un’epoca felice, contraddistinta non tanto da successi in campionato, quanto dal fatto che il Pordenone divenne in quegli anni società satellite della Juventus, grazie a una scuola calcio riconosciuta a livello nazionale: diversi giocatori del vivaio neroverde approdarono al calcio professionistico, sia con i bianconeri piemontesi (un nome per tutti: il fantasista Gianfranco Zigoni), sia con altri club di prestigio.
I lombardi trionfarono in campionato, avendo la meglio dei piemontesi solo all’ultimo turno: il 24 aprile l’Ambrosiana-Inter del capocannoniere Giuseppe Meazza, in vantaggio di un solo punto, sconfisse il Bari in trasferta per 2-0 mentre la Juventus, ospite del Milan a San Siro, fu fermata sul risultato di 1-1 rinunciando così alle speranze tricolori. Lo spareggio contro la squadra lombarda termina con la vittoria per 1-0 nella gara di andata in trasferta (rigore di Burrai) e con la sconfitta per 3-1 nel match di ritorno a Fontanafredda. L’8 dicembre torna in campo, dopo un mese di infortunio, in occasione del match di Europa League contro il Krasnodar. A dicembre Balotelli denuncia il suo club per una multa da 340.000 sterline (408.000 euro circa) comminatagli nel precedente mese di aprile per motivi disciplinari. Il 30 gennaio 2008, nella sfida di ritorno dei quarti di finale di Coppa Italia contro la Juventus, Balotelli firma un’altra doppietta, consentendo all’Inter di vincere 2-3 a Torino e di passare il turno (l’andata era finita 2-2). Il 6 aprile, contro l’Atalanta, segna il suo primo gol in Serie A. Nelle restanti partite di campionato Balotelli gioca spesso da titolare e realizza altre 2 reti, vincendo il suo primo scudetto con la maglia nerazzurra e laureandosi capocannoniere della Coppa Italia (persa in finale contro la Roma) con Julio Cruz e Vincenzo Iaquinta.
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