Per 70 anni è stata la casa del Calcio Padova, il luogo del cuore di tutti i tifosi biancoscudati, teatro di sfide epiche e custode di genuini ricordi ed emozioni di chi lo ha frequentato. Il 29 gennaio 1910 presso il bar Borsa in Piazzetta Garzeria, quando al posto del supermercato Pam c’era ancora l’ottocentesco Teatro Garibaldi, è la data di fondazione del Calcio Padova. Era fondamentale controllare le dimensioni degli eventuali loghi disegnati sopra le protezioni, nel caso c’era un dentista specializzato nel coprire le scritte illegali. In via Gorizia, dal 1921 al 1964 invece, c’era un altro esercizio gestito da Bepi Missaglia, poeta dialettale padovano. Fu possibile grazie ai finanziamenti per i mondiali di Italia ’90 e, un ulteriore finanziamento fu concesso dal Coni, a patto che l’impianto prevedesse caratteristiche di polifunzionalità. Per ottenere i finanziamenti del Coni fu realizzata una pista di atletica su una struttura a pianta rettangolare con le distanze massime tra la pista e le tribune. ” e ancora lo strillone sotto le tribune “Caramelle, all’anice, menta, doppia menta”. L’emozione nel raggiungere lo stadio assieme a tanti altri padovani, di passare sotto la gradinata, prendere le caramelle dall’omino che gridava “Caramelle all’anice, menta, doppia menta…
Stadio Euganeo. Uno stadio nato male e mai amato dai tifosi sebbene a suo tempo desiderato molto per sostituire il vecchio Appiani. L’affetto che lega Signori ai tifosi della Lazio può essere riassunto nell’episodio dell’11 giugno 1995, quando l’allora patron Sergio Cragnotti annuncia la cessione dell’attaccante al Parma. È coronare un sogno, ma anche essere tifoso della squadra che perde riuscendo allo stesso tempo a gioire per qualcun altro. Chi scrive è tifoso della squadra della propria città e provincia fin da piccino, e cioè del Calcio Padova ovviamente, e qui vi parlerò proprio dei luoghi del Calcio Padova. Basta volerlo fortemente. Così è stato per un tifoso dell’Inter che si è presentato a Francoforte, al seguito della squadra impegnata negli ottavi di finale di Europa League, con uno striscione con sopra scritto: “De Vrij voglio la tua maglia”. Finale di Coppa UEFA. Protagonista della stagione 1913-14 fu un certo Silvio Appiani, un giovane attaccante che realizzò 18 reti in 14 partite portando il Padova a vincere la Coppa Veneta organizzata dal Venezia a cui partecipavano anche Hellas Verona e Petrarca. Indimenticabili per i più anziani gli anni Cinquanta con il Padova nei primi posti della classifica in serie A fino al 3° posto del 1957-58. Erano anni in cui anche le grandi squadre spesso e volentieri venivano sconfitte dal Padova, sostenuto da quella muraglia umana di tifo e passione che era lo Stadio Appiani, definita la Fossa dei Leoni.
Prende il nome dal giovane goleador del Padova, Silvio Appiani, morto sul Carso dopo essersi arruolato volontario nella Grande Guerra, riposa nell’Ossario di Redipuglia. L’esordio fu la vittoria contro l’Andrea Doria, il 19 ottobre 1924 mentre l’ultima partita fu contro il Palermo (0-0) il 29 maggio 1994. Tra le partite più mitiche il 4-4 del 20 febbraio 1949 contro il Grande Torino di Mazzola e compagnia bella prima della tragedia di Superga. 05/08/2011 – Promossa in Prima Categoria Calabria. 1959-60 – 1º nel girone D della Prima Categoria Pugliese; perde le finali regionali. Mattatore di questa prima parte di campionato fu Bagni, che giostrando da ala destra si rivelò molto incisivo in avanti. Il Padova iniziò a giocarci un campionato fino 1916 prima dell’interruzione delle attività per l’incombere della Grande Guerra. Nel 1929 la società fu denominata dapprima Associazione Sportiva Fascista Cosenza e poi Cosenza Sport Club e venne ammessa al campionato di Seconda Divisione. Tacchetti intercambiabili (e di numero variabile) a seconda del terreno di gioco e della sensibilità del singolo giocatore, su suole che ammortizzano, riducono la pressione sul tallone, tomaie prevalentemente in pelle di canguro, superficie di tiro più ampia. Il 30 novembre segna la sua prima rete con la sua nuova maglia siglando il 2-2 contro il Panthrakikos, sua ex-squadra contribuendo alla vittoria del PAOK per 3-2. iene votato Calciatore greco dell’anno nel 2014 e il 4 febbraio 2015, segna la sua seconda rete contro l’OFI Creta allenata Nikos Anastopoulos, una vecchia conoscenza del calcio italiano e appena subentrato a Gennaro Gattuso.
Negli anni ’30 lo stadio fu intitolato a Giovanni Monti, calciatore del Padova, nato a Fratta Polesine e morto da aviatore volontario qual era precipitando nel lago di Garda nei pressi di Desenzano dopo una prova di velocità. Negli ultimi anni, il calcio femminile ha conosciuto una crescita esplosiva a livello mondiale. Correva l’anno 1983 quando, all’età di 7 anni, misi per la prima volta piede allo Stadio Appiani assieme a mio papà e da quel momento sono sempre stato biancoscudato. Per ragioni anagrafiche ricordo le prime partite assieme a mio papà nella gradinata sud assieme agli amici del Club dea Cioca della Paltana. Potrai creare una lista dei tuoi club preferiti per ricevere notifiche sulle loro partite, impostare avvisi per gli orari delle partite o persino registrare le partite per guardarle in seguito. PROIBITE PIU’ PARTECIPAZIONI IN VARIE SOCIETA’ – La normativa sulle partecipazioni di dirigenti in più di una Società è stata cambiata ed inasprita nel maggio del 2004: adesso l’articolo 16 bis delle Noif (norme organizzative interne) della Figc proibisce ai presidenti o proprietari di Club “partecipazioni o gestioni” in altre ”Società appartenenti alla sfera professionale” (e non più solo alla stessa serie).