La Serie A di calcio è famosa per aver ospitato alcune delle più grandi stelle del calcio mondiale nel corso degli anni. L’estremismo politico, di destra quanto di sinistra, presente in molte curve, ha portato alla comparsa di striscioni condannati dall’opinione pubblica, dai mezzi di comunicazione e dalle istituzioni poiché riconducibili all’antisemitismo, a festeggiamenti intorno a figure dittatoriali quali Stalin e Adolf Hitler, all’apologia del nazismo e alla derisione delle vittime dei massacri delle foibe. Tutto ciò era riscontrabile nei cori spesso presi in prestito dalle manifestazioni e dai cortei, nell’abbigliamento, nella simbologia riproposta dagli striscioni e dagli stessi nomi dei gruppi. Ciò è dovuto al rispetto o all’amicizia che possono nascere condividendo un simile modo di intendere la vita di curva, ma anche in caso di coincidenti ideologie politiche (si veda, ad esempio, il cosiddetto triangolo nero costituito dalle tifoserie del Verona, della Lazio e dell’Inter che sono accomunate dall’essere di estrama destra). Aics, Bruno Molea, per poi aggiungere: “Se per fare cultura è necessario diffondere il sapere anche attraverso buone pratiche di socialità, fa al caso nostro il Museo del calcio internazionale: una gloriosa raccolta dei cimeli del calcio attraverso i quali poter raccontare la storia dello sport più amato e più seguito al mondo. Aics ha deciso di portarlo gratuitamente in giro per l’Italia per mettere a disposizione di tutti, specie i giovani, questo patrimonio unico, ben sapendo come il calcio ancora oggi sia in grado di unire generazioni e nazionalità diverse”.

Ad organizzare la mostra è l’Aics – Associazione italiana cultura Sport insieme al Museo del calcio internazionale. Per gli stessi motivi, sono frequenti anche i casi in cui due curve non solo siano non belligeranti, maglia calcio juventus ma i cui membri si mescolino per tifare e festeggiare insieme. In alcuni casi gli ultras di squadre da decenni rivali si sono federate in manifestazioni contro la Polizia. Durante i due decenni successivi, le squadre iniziarono a stabilirsi su colori di squadra riconoscibili per le divise, anche se spesso si verificavano cambiamenti di colore. La terza maglia è di solito celebrativa di vari temi, e nella stagione 2021-2022 porta la dicitura 1906 (dalla fondazione del club) ed i colori di tutti i club che hanno preceduto l’attuale NK Rijeka: il bianconero dell’Olimpia e del Gloria, il cremisi, oro e indaco della Fiumana, l’azzurro-verde-rosso dell’NK Kvarner ed i colori azzurro-bianco-oro dello stemma tradizionale dell’NK Rijeka. In questa stagione il F.C. Dalla stagione 1999-2000, per la Coppa Italia fu concesso alle squadre di alternare l’eventuale sponsor scelto per la competizione con quello usato in campionato: tra le opzioni per l’alternanza degli sponsor in Coppa Italia vi è quella casa-trasferta, o quella di alternare i due sponsor in base al turno della competizione.

Per scelta di Roberto Mancini, nella stagione 2007-2008 è aggregato alla prima squadra: il 16 dicembre 2007, a 17 anni, esordisce in Serie A al 90º minuto di Cagliari-Inter (0-2), sostituendo David Suazo; tre giorni dopo, il 19 dicembre, segna le sue prime reti ufficiali con la maglia nerazzurra, realizzando una doppietta in Reggina-Inter (1-4), valida per l’andata degli ottavi di finale di Coppa Italia. I Grifoni sognano di contribuire alla retrocessione dei rivali in Serie B ma dopo solo tre minuti Zecchini porta in vantaggio i blucerchiati. PERUGIA – “In viaggio con la storia del Calcio”: è Perugia – fino al 9 marzo al Centro servizi “Galeazzo Alessi” ad ingresso gratuito – la prima delle 15 tappe della più grande mostra diffusa dei cimeli del calcio. Tutti i gemellaggi, le rivalità e le amicizie delle squadre di calcio italiane di serie A, di serie B e di serie C. La storia degli Ultras, i gruppi storici, i legami.

L’anno successivo non seguì i ramarri in Serie C, preferendo continuare a giocare tra i dilettanti dell’Azzanese: tornerà anni dopo al Pordenone come allenatore delle giovanili, guidando i neroverdi (categoria giovanissimi) al titolo di campioni regionali e al terzo posto ai campionati nazionali (1988-1989) dietro Bologna e Napoli, maglietta rosa juventus a pari merito con il Torino. Ad oggi sono già arrivate le maglie autografate di Lazio (tutti i calciatori), Agsm Verona (Federica Di Criscio), Juventus (Marchisio), tre maglie del Verona (Toni, Moras, e Ionita), Torino (Acquah), Nazionale Italiana. In esposizione 200 oggetti storici, tra cui palloni e scarpini dei Mondiali dal ’30 ad oggi e le maglie originali dei campioni, da Pelé e Maradona fino a Buffon. Grazie ad una certa esposizione mediatica e ad un notevole afflusso negli stadi, capita frequentemente che diversi cori scanditi nei cortei politici vengano intonati sulle note di celebri inni da stadio. Carlo Coscia, Nel verde stadio svizzero un muro di tifo juventino, in La Stampa, 17 maggio 1984, p. Anche le forme estetiche del tifo risentono di questa differenza: in Gran Bretagna si predilige l’impatto vocale a quello visivo e non si usano i tamburi che contraddistinguono le colorite curve italiane.