Torino Fiat, appunto. Mario Gerbi ricorda adesso: “È stata la prima sponsorizzazione nella storia del nostro calcio”», cfr. Dopo il primo campionato in prima divisione, nel maggio 1972, su pressione del consiglio comunale della città di Parigi, la squadra si divise in Paris FC, che rimase in prima divisione, e Paris Saint-Germain, che passò in terza divisione come squadra di dilettanti. L’inno ufficiale del PSG è Allez Paris Saint-Germain, ideato dai tifosi parigini (Les Parisiens) in occasione del quarantesimo anniversario dalla fondazione della società, avvenuta nel 1970. Come sottofondo musicale viene scelta la canzone Go West nella versione dei Pet Shop Boys, mentre il testo risalta la passione dei tifosi verso il PSG con parole rivolte anche allo stadio, alla città e all’ambizione di vincere ogni partita. Questa tipologia di sponsorizzazione è tornata ad essere usata dalla stagione cadetta 2023-2024 con il marchio GoldBet Live. Comincia ad essere un movimento apprezzato alle latitudini britanniche, lì dove le maglie “pazze” sono sempre più apprezzate che protestate, e poi si espande come una piccola macchia d’olio che non hai visto sul tavolo e te la ritrovi sulle Dunk SB che maledizione sono in suede. I capi possono essere lavati in lavatrice in acqua tiepida senza candeggianti e ammorbidenti, utilizzando solo detergenti delicati.

Nel 1998 Marcelo Salas è stato protagonista nella Coppa del Mondo FIFA di Francia 1998, raggiungendo gli ottavi di finale del torneo, ha segnato 4 gol (due contro l’Italia, uno contro l’Austria e uno contro il Brasile), essendo il terzo marcatore di quello Coppa del Mondo, insieme all’attaccante brasiliano Ronaldo, a solo 1 dalla scarpa bronzo e 2 dalla scarpa d’oro. Dopo i due gol contro l’Inghilterra. Salas si è distinto soprattutto in Coppa Sudamericana quell’anno, ma non ha potuto impedire la sconfitta della sua squadra in finale contro Cienciano del Perù, nonostante abbia segnato il gol del pareggio per 3-3 all’andata. Universidad de Chile, la squadra in cui è cresciuto. Di etnia Mapuche, nasce a Temuco nel 1974; Salas mosse i primi passi nella squadra giovanile del Deportes Temuco fino a quando suo padre lo portò a Santiago del Cile per aggregarsi all’Universidad de Chile, dove ha esordito nel 1993 ed è diventato titolare il 4 gennaio 1994 contro il Cobreloa, dove avrebbe anche segnato un gol. Porta due volte la squadra sino alla finale della Primera División, ma viene sconfitta agli shoot-out nel Clausura del 2005 dall’Universidad Católica e nell’Apertura del 2006 dal Colo-Colo.

Comporta l’affiancamento delle due ragioni sociali», cfr. Dalla stagione 2004-2005 è proibito togliersi la maglia da gioco, pena l’ammonizione, motivo per cui non si può più indossare sottovesti recanti sponsor diversi dai loghi, marchi o scritte della società e dei suoi sponsor, cfr. A causa dei suoi problemi di infortunio, le presenze di Salas con il Cile sono state limitate dopo il 2001. Ha segnato quattro gol in nove presenze durante la fallita campagna di qualificazione ai Mondiali 2002 e durante la qualificazione ai Mondiali 2006. ha superato Iván Zamorano come capocannoniere di tutti i tempi della nazione per la seconda volta (lo aveva già fatto nel 1998) con il suo 35º gol contro la Bolivia. Anche qui ci sono alcuni trick che possono aiutare a fare l’acquisto giusto nel momento giusto. Il fit degli anni ’90 è diametralmente opposto rispetto a quanto visto sulle maglie Kappa di Juve e Roma o ancora su quelle adidas del Verona campione d’Italia nel 1985. I giocatori tendono ad indossare maglie larghe, di almeno una misura più grande rispetto a quella giusta, esaltando movimenti e scatti. Roberto Perrone e Vincenzo Di Schiavi, La Juve resta all’asciutto e perde Salas, in Corriere della Sera, 21 ottobre 2001, p.

Al termine delle qualificazioni per il Campionato mondiale di calcio 2006, il 15 ottobre 2005, decide di lasciare la Nazionale, terza maglia barcellona 2024 dedicandosi esclusivamente all’Universidad. Il 16 ottobre 1997, Jay Kay, cantante della band inglese Jamiroquai, ha reso omaggio a Marcelo Salas, nella sua presentazione con la band al Teatro Caupolicán, indossando la tradizionale maglia numero 11 di Salas dove ha celebrato come Matador sul palco. Un certo numero di progressi nella progettazione dei kit hanno avuto luogo a partire dal 2000, con vari gradi di successo. Al principio degli anni ‘10 del 2000 è stato invece Paul Kalkbrenner, anche grazie al suo successo del periodo, a riportare in voga tra un pubblico di massa la “moda” delle maglie da calcio, da indossare soprattutto se vintage, tanto da arrivare alla collaborazione con il marchio COPA per la realizzazione di una football shirt dedicata. Ecco perché offriamo una vasta selezione di maglie delle squadre nazionali, dal classico verdeoro del Brasile all’elegante biancoceleste dell’Argentina e la maglia dei nostri azzurri. Originariamente semplici e funzionali, le maglie si sono evolute nel tempo per diventare sempre più performanti e riconoscibili.

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