Federazione lo ripescò. Impreparato di fronte alle trasformazioni che avviavano il calcio italiano verso il professionismo, si fece travolgere dalle varie ristrutturazioni dei tornei, fino a ritrovarsi nel 1929 ad essere precipitato al quarto livello della piramide calcistica nazionale. Sin dalle sue radici più antiche, il gioco del calcio a Vicenza è sempre stato un fenomeno popolare, come testimonia ad esempio l’editto in pietra in cui il podestà di Venezia vietava espressamente di praticarlo in quanto gli schiamazzi disturbavano la quiete del vicino convento di suore. Nella partita inaugurale contro gli ungheresi del Saroksar esordì l’appena sedicenne Romeo Menti, il giocatore a cui, per un curioso gioco del destino, lo stesso stadio sarebbe stato intitolato nel 1949 dopo la scomparsa nella tragedia di Superga. Dal 1936-37 al 1939-40 fu dunque in Serie C. In quel periodo i biancorossi sfornano talenti del calibro dei fratelli Umberto e soprattutto Romeo Menti, capitan “Neno” Rossi, Bruno Camolese, Luigi Chiodi, Giovanni Costa, mentre s’avviava sul viale del tramonto la stella di Piero Spinato, ancora oggi il giocatore che ha segnato più reti con la maglia del Vicenza. Il primo stemma del Corinthians venne creato nel 1914 dal litografo Hermógenes Barbuy, fratello del giocatore Amílcar.

Nella stagione 1932-1933 l’attacco vicentino fu il migliore del girone con 64 reti, la squadra biancorossa concluse il Girone C da capolista con un distacco di cinque punti dal Treviso giunto secondo. Nell’annata 1933-1934 arrivò sulla panchina vicentina il tecnico Otto Krappan e la squadra concluse il campionato all’ultimo posto con 18 punti assieme all’Hellas Verona e al Venezia. Nella stagione 1935-1936 il Vicenza si piazzò secondo con 40 punti, dietro al Venezia capolista con 42 punti. Il secondo kit dell’Italia ripropone gli stessi colori, ma con una diversa distribuzione. Il Vicenza fu ammesso alle finali per la promozione in Serie B. Si piazzò secondo nel girone finale C e fu promosso nella serie cadetta per l’allargamento dei quadri. Non ha migliore fortuna l’avventura in Coppa dei Campioni dove il Milan viene eliminato già nei sedicesimi di finale dal Porto, che, dopo il pareggio a reti inviolate nella gara di andata in Portogallo, vince per 1-0 la sfida di ritorno a Milano con un gol di Duda. Nel 2000 è giunta seconda classificata nel prestigioso concorso istituito dal “Guerin Sportivo”, sulle maglie più belle delle squadre d’Europa. La Pro Patria ha disputato 89 stagioni sportive a livello nazionale a partire dall’esordio il 12 novembre 1922, compreso 1 torneo di Alta Italia disputato con titolo sportivo di B. Sono considerate professionistiche, ai sensi delle NOIF della FIGC concernenti la tradizione sportiva cittadina, le 73 annate giocate in Serie A, B e C/C1/C2.

Le successive due stagioni in Serie C non furono entusiasmanti, poiché nella 1976-1977, anche per le incomprensioni fra lo staff tecnico e la stampa locale, avversa alla società, i biancorossi retrocessero, per poi ritornare immediatamente nei professionisti al termine di una stagione di Serie D in cui la squadra finì il torneo al 4º posto, ma per meriti sportivi venne ammessa alla Serie C2. Da queste due formazioni sono stati selezionati: Lev Jašin, Carlos Alberto Torres, Franz Beckenbauer, Bobby Moore, Nílton Santos, Johan Cruyff, Alfredo Di Stéfano, Michel Platini, Garrincha, Diego Maradona e Pelé. E infine, il servizio clienti e la garanzia sono importanti da considerare. Sono prodotte con materiali tecnici di livello superiori, sono spesso iper traspiranti e di solito sono più aderenti rispetto alla versione Replica (vedi Barça 2015/16 nella foto). Le attività sportive praticate a Firenze sono diversificate e dotate di una certa varietà di strutture. I boxer briefs (a volte detti boxer-slip, boxer attillati o A-Fronts), emersi negli anni ’90, sono una variazione specifica della biancheria intima sui boxer, ma realizzati in tessuto a maglia elastica per una vestibilità aderente.

Gli anni trenta furono gli anni della riscossa biancorossa, dopo un decennio da dimenticare. Il logo rimase sulle maglie biancorosse fino alla stagione 1988-1989, maglia calcio anche se l’azienda non contribuiva economicamente più dagli inizi del decennio. In questa stagione il miglior marcatore della squadra fu il vicentino Bruno Quaresima con 13 reti. Nel 1909 partecipò al Campionato italiano di Prima Categoria, uno dei due tornei (l’altro era il federale, l’unico attualmente riconosciuto dalla FIGC) in cui era suddivisa la massima serie dell’epoca: ammessa direttamente in semifinale in quanto unica compagine veneta iscritta, nelle due partite contro l’US Milanese dovette incassare ben 10 reti contro solo 1 segnata (1-2 a Vicenza e 0-8 a Milano), dimostrando di non essere ancora matura per il calcio nazionale. All’attuazione del Compromesso Colombo affrontò lo spareggio di qualificazione che perse contro il Derthona lasciando così la massima divisione nazionale. Nei quarti di finale i rossoneri vengono eliminati dalla Roma, futura vincitrice dell’edizione, che incamera la qualificazione già all’andata grazie al netto 4-0 imposto a San Siro ai padroni di casa, con questi ultimi che poi non vanno al di là del 2-2 nel retour match all’Olimpico. 2 campionati di Prima Categoria del Comitato Regionale Lombardo: 1920-21 e 1921-22, dove non ottiene la qualificazione alla fase nazionale.