ROMA (4-3-3): Olsen; Florenzi, Manolas, Fazio, Kolarov; Zaniolo (55′ Lo. Sembra passata un’eternità da quando Zaniolo trascinava alla finale dell’Europeo l’Italia Under 19 ed era solo un giovane di belle speranze destinato a farsi le ossa in prestito in qualche squadra di Serie B. D’altronde Nicolò ha sempre bruciato le tappe. Era una stanza della Roma. In questa occasione il Levante era in quinta posizione nel proprio girone, che in base a questo risultato, accede alla seconda fase nel gruppo C per evitare la retrocessione. Marsiglia-Atletico Madrid è stata definitivamente chiusa dal capitano Gabi che all’89’ ha segnato il 3-0. Una festa per gli uomini di Simeone che hanno raggiunto la quinta finale europea nelle ultime 9 stagioni. 11 stagioni con il club della sua vita, il traguardo delle 400 partite giocate non troppo lontano da raggiungere e (finora) 113 gol segnati, 99 nella Liga. Nell’annata 2019-2020 guida la squadra alla vittoria del campionato con 21 reti (4 in meno del capocannoniere Messi) e della Supercoppa di Spagna, pur non giocando la finale per infortunio; in totale durante la stagione segna 27 gol e serve 11 assist in 48 presenze. Mercoledì la Juventus sarà attesa da un’importante trasferta sul campo del Valencia: per i bianconeri sarà il primo banco di prova per testare le ambizioni europee, probabile il successo di misura in trasferta dei torinesi magari con gol di Ronaldo.
Ossessionato dalla verticalità, quest’anno Jardim ha lasciato che la sua squadra si allungasse oltre il necessario e ha lasciato i suoi centrocampisti a difendere porzioni di campo troppo ampie dietro di sé (una delle chiavi di lettura degli orribili 180’ di Bakayoko per esempio). Uno dei difetti strutturali del Monaco di Jardim è la distanza tra i reparti. La sua posizione di esterno sinistro della trequarti offensiva è stata infatti a lungo l’arma in più del club torinese, che ha fatto leva sul prezioso apporto dell’ex Bayern Monaco per raccogliere i brillanti risultati messi in cascina in stagione. Nel 2020 è stata istituita la sezione di calcio femminile del Real Madrid, che nella stagione 2020-2021 milita in Primera División Femenina. In Champions League i rossoneri vengono sorteggiati nel girone C con Real Madrid, Marsiglia e Zurigo. E addirittura la Signora alzò la sua ultima Champions nel 1996 (con Lippi in panchina) dopo aver fatto fuori i Blancos proprio ai quarti. Dani Alves invece – che sulla carta partiva esterno alto – ha arretrato il proprio raggio d’azione ma ha al contempo ricevuto in dote la responsabilità dell’intera fascia. La liquidità delle posizioni portata in dote dalla nuova variazione (4-2-3-1 di base, 3-4-3 piatto con palla, 4-4-1-1 senza) ha provocato un reshaping uguale e contrario negli esterni, che adesso sono Alex Sandro e Dani Alves.
Il giocatore essenziale in fase di non possesso è Mandžukić che spesso agisce da terzino formando una linea a 5 o a 6. Il suo sacrificio instancabile è probabilmente ciò che permette alla Juventus di usare il 4-2-3-1 efficacemente in entrambe le fasi. Il nuovo assetto a tre in fase di possesso palla consente l’immediato vantaggio di una superiorità numerica e posizionale nei confronti degli attaccanti avversari. In fase di possesso Mandžukić è stato utile soprattutto come doppio centravanti capace di attaccare l’area di rigore e rappresentare una seconda presenza importante all’interno di essa. In molti, leggendo le formazioni e le grafiche prepartita, hanno dato per scontato la presenza di Barzagli come terzino destro classico – seppur bloccato – e la conseguente traslazione delle doti tecniche di Dani Alves in zone più avanzate. Non un caso che il migliore in campo fosse stato Dani Alves. Oltretutto, togliendo un uomo accanto a Dybala, gli si toglie anche un avversario e un possibile marcatore, liberandogli un po’ di campo accanto, situazione di gioco innalzata ad optimum nella fenomenologia allegriana. La Roma, insomma, anche se le offerte in arrivo dovessero salire, vuole tenersi Alisson.
Insomma, il momento più importante della stagione è stato quello in cui Allegri ha deciso di cambiare, usando un modulo che prevede un alto dispendio energetico e molto sacrificio, ma che ha permesso alla Juventus di vincere con relativa facilità la Serie A e la Coppa Italia e di arrivare in finale di Champions League. Così, nella semifinale di andata di Champions League Allegri sceglie di scommettere ancora sulla BBC. Differenze di prestazione tra campionato e champions? A lievitare in maniera minimamente importante sono stati gli intercetti, passati da 0.4 a gara agli 0.7 del campionato appena concluso. Mandati a memoria i principi di gioco che ha richiesto Allegri, i giocatori si sono calati con sorprendente naturalezza nel nuovo vestito, e i risultati sono stati esaltanti sia dal punto di vista delle vittorie che più banalmente sotto il profilo estetico. In conclusione, chi auspicava una linea a tre dietro al nuovo centrocampo a due (come il sottoscritto) è stato accontentato. Il primo, immediato, è che se c’è uno spazio di ricezione oltre una linea avversaria ho il dovere di sfruttarlo a mio vantaggio.