Le singole voci sono elencate nella Categoria:Calciatori del R.C. Le singole voci sono elencate nella Categoria:Calciatori del F.K. Grandi sono state le vittorie e ugualmente importanti le occasioni mancate per un soffio: una finale di Coppa dei Campioni nel 1966 persa con il Real Madrid per 2-1, sette volte finalista nelle coppe nazionali (1948, 1959, 1960, 1979, 1993, 1996, 1999) e undici volte è riuscito ad andare oltre la fase a gironi (sedicesimi, ottavi, quarti) nelle coppe europee (UEFA Champions League e Coppa UEFA). Il 1º giugno 2019 viene schierato titolare nella finale di Champions League vinta 0-2 contro il Tottenham, conquistando il trofeo per la prima volta nella sua carriera. All’ultimo turno, il 10 maggio 1962 a Glasgow i viola incontrarono l’Atlético Madrid pareggiando per 1-1 con reti di Kurt Hamrin e Joaquín Peiró; nella ripetizione della finale che si tenne a Stoccarda il 5 settembre, gli spagnoli batterono i gigliati per 3-0, con reti di Miguel Jones, Jorge Mendonça e Joaquín Peiró. Nel 1998 Marcelo Salas è stato protagonista nella Coppa del Mondo FIFA di Francia 1998, raggiungendo gli ottavi di finale del torneo, ha segnato 4 gol (due contro l’Italia, uno contro l’Austria e uno contro il Brasile), essendo il terzo marcatore di quello Coppa del Mondo, insieme all’attaccante brasiliano Ronaldo, a solo 1 dalla scarpa bronzo e 2 dalla scarpa d’oro.

Il Partizan partecipò anche all’edizione 2004-2005 della Coppa UEFA raggiungendo gli ottavi di finale dove venne eliminato dal CSKA Mosca, campione in quell’edizione, maglia real madrid per un risultato complessivo di 3-1 (1-1 andata; 0-2 ritorno). La stagione 1934-1935 vide i gigliati, allenati per la prima volta da un allenatore italiano, Guido Ara, tra i protagonisti della Serie A; grazie a una buona difesa e a una notevole partenza in campionato, la Fiorentina si laureò campione d’inverno il 3 febbraio 1935. La squadra viola non riuscì a ripetersi nel girone di ritorno, complici alcune sconfitte sul finale di stagione con Livorno, Alessandria e Juventus, e finì terza in classifica dietro ai bianconeri e all’Ambrosiana-Inter. Si tratta di una serie limitata. Dopo la promozione in Serie A la Fiorentina decise di rinforzarsi, affidando la panchina a Hermann Felsner e comprando alcuni giocatori tra cui Pedro Petrone, Lorenzo Gazzari e Alfredo Pitto, primo calciatore viola a vestire la maglia azzurra, nell’incontro del 15 novembre 1931 tra Italia e Cecoslovacchia. Il 20 dicembre successivo vince la Coppa del mondo per club, battendo per 2-0 in finale il San Lorenzo. I Blancos, tanto per cambiare, collezionano un altro trofeo battendo il Pachuca per 3-0 in finale di coppa intercontinentale.

Il giocatore che detiene il record di presenze nella maglia del Partizan Belgrado è Momčilo Vukotić che ha collezionato ben 752 partite con i bianco-neri; un altro giocatore da ricordare è Stjepan Bobek che vestì per ben 468 la maglia bianco-nera segnando 403 gol. Oltre 130 giocatori del Partizan Belgrado fecero parte della nazionale di calcio iugoslava; tra loro ricordiamo: Stjepan Bobek, Branko Zebec, Zlatko Čajkovski, Fahrudin Jusufi, Milan Galić, Milutin Šoškić, Slaviša Jokanović, Predrag Mijatović (ora direttore sportivo del Real Madrid) e Savo Milošević, altro giocatore cresciuto nel Partizan, che detiene il record di 102 presenze nella maglia della nazionale. I bianco-neri sono detentori del record nel campionato jugoslavo, parlando in termini di punti segnati durante un solo campionato che furono 107, inoltre sono l’unica squadra che è riuscita ad arrivare imbattuta a fine campionato nella stagione 2004-05. Probabilmente, una delle partite più emozionanti per i bianconeri fu la doppia sfida con il Celtic nella Coppa della Coppe del 1989. La prima partita fu giocata a Mostar dove il Partizan trionfò per 2-1. La partita di ritorno fu giocata in Scozia dove il Celtic vinse per 5-4. Il Partizan segnò negli ultimi minuti del match, e grazie alla regola dei gol fuori casa, si qualificò al turno successivo lasciando perplessi gli oltre 50.000 scozzesi presenti.

In effetti i 16 gol in 15 partite di campionato consacrano Icardi come un attaccante di spessore internazionale e l’occhio attento del patron delle merengues, Florentino Pérez, si è posato proprio sul ragazzo argentino come rinforzo da regalare al tecnico Zidane, in modo da offrirgli un vero nueve in grado di raccogliere l’eredità di un Benzema apparso spento nell’ultimo periodo. La tradizione vuole che durante il periodo antecedente a partite particolarmente importanti, i cittadini di Bilbao e della sua provincia adornino i propri balconi, le vetrine dei negozi, i bar e gli altri esercizi commerciali con bandiere e oggetti aventi i colori biancorossi. È stato il trascinatore della squadra nella partita del secondo turno di Coppa UEFA del 1984-85 contro gli inglesi del Queens Park Rangers, una delle partite memorabili della storia del club. Le stagioni 2007-08, 2008-09, 2009-2010, 2010-2011 sono state per il Partizan delle ottime stagioni nella competizione nazionale. La partita tra QPR e Partizan Belgrado occupa la 70ª posizione nella classifica delle 100 partite più grandi della storia del calcio, in un sondaggio organizzato dalla emittente televisiva Eurosport nel settembre del 2009. Mance morì il 3 settembre del 1985 mentre andava all’allenamento in un incidente d’auto. L’anno successivo va a segno nel successo per 3-1 contro il Manchester City, aprendo le marcature con una potente conclusione da fuori area.

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