La divisa del Palermo calcio 2014-2015, la prima maglia (casa), la seconda (trasferta), la terza maglietta, la divisa del portiere. Non solo, numero di maglia juventus ci sono indiscrezioni anche sulla terza maglia. Il 29 settembre segna il suo primo gol in Europa League con la maglia del Nizza. Il 22 settembre 2013, durante la partita di campionato Milan-Napoli (1-2), sbaglia il primo rigore della sua carriera professionistica, dopo averne realizzati 21 su 21 tra club e Nazionale. Era l’ultima giornata del campionato 1981-82 (al termine del quale si sarebbero giocati i mondiali spagnoli, che l’Italia avrebbe poi vinto battendo in finale la Germania 3-1). Il Napoli, ormai in una tranquilla posizione di classifica, matematicamente qualificato alla coppa Uefa per l’anno successivo, affronta in casa il Genoa, che lotta per non retrocedere col Milan. Vavà era il meno dotato tecnicamente, ma suppliva a questa carenza con la sua generosità ed il coraggio. Allora, lo sport, era anche questo: vittorie, sconfitte, “dispetti” e vendette. Infine il gruppo più storico e più importante della tifoseria acese era Fossa dei Leoni 88, con ben un migliaio di membri era il gruppo portante della curva sud, scioltosi però nel 2009, dopo venti anni di attività. Dopo alcuni anni trascorsi fra Eccellenza e Serie D, la squadra si ritirò dalle scene calcistiche nel pieno svolgimento del torneo di Eccellenza Sicilia 2013-2014. Nell’estate del 2014 la società rinacque con l’odierna denominazione, acquisendo anche lo storico logo dell’Acireale.
Un gentile lettore di Baritube ci ha segnalato le possibili nuove maglie per il Palermo 2013 – 2014. La maglia home si presenta di colore classico rosa con una striscia nera verticale ai lati. La divisa del Palermo calcio 2012-2013, la prima maglia (casa), la seconda (trasferta), la terza maglietta, la divisa del portiere. La divisa del Palermo calcio 2013-2014, la prima maglia (casa), la seconda (trasferta), la terza maglietta, la divisa del portiere. Dalla prima alla terza maglia della Juventus, ogni capo firmato adidas porta alto lo stemma del club torinese unendolo a simboli leggendari come le 3-Stripes e il Trefoil. Le figurine sono 745. Per ogni squadra di Serie A, vengono raffigurati 22 giocatori, più le figurine della “Generazione Z” (dove appaiono i due dei giocatori più giovani di ogni squadra, tra cui Moise Kean e Alessandro Plizzari, entrambi nati nel 2000 militanti il primo nella Juventus e il secondo nel Milan), la prima maglia in raso, scudetto, squadra e allenatore. La canzone dei Mau Mau simboleggia la rivalità storica delle due squadre di Torino che sfocia il giorno del Derby. Più recenti, e legate all’imporsi alla ribalta negli anni ottanta delle loro squadre con conseguente lotta sportiva per la conquista del primato nazionale, le rivalità con la tifoseria della Fiorentina, legata principalmente alla lotta-scudetto del campionato 1981-1982, e con quella della Roma, che fino alla metà di quel decennio fu la più valida contendente dei bianconeri al titolo.
Negli anni ’90 si sono viste tifoserie ispirate al modello di tifo ultras italiano anche in Irlanda, Scozia, Paesi Bassi e Germania. Negli anni ’90 il problema della violenza nel calcio si accentua ulteriormente, sviluppandosi, in molti casi, in atti di ribellione. Del resto i rossoneri la rivincita l’avrebbero ottenuta 6 anni dopo, nel 1988, quando batterono al San Paolo il Napoli festeggiando uno scudetto che fino a pochissime settimane prima sembrava appannaggio degli azzurri. I tifosi rossoblu e quelli azzurri sono notoriamente “gemellati” da ben 27 anni. Si narra, allora, che gli azzurri, venuti a sapere del risultato del Milan in Romagna, e quindi consci del fatto che una loro vittoria avrebbe condannato i rossoblu al purgatorio della serie B, “favorirono” il pareggio, a 5 minuti dalla fine, di Faccenda, che staccò in area indisturbato da un calcio d’angolo generosamente offerto dal Napoli. Da regolamento la partita viene conclusa martedì 16 marzo, disputando solo i minuti restanti, e il Sassuolo riesce ad aggiudicarsi l’incontro con una rete di Donazzan nel primo minuto di gioco. Le cose, tuttavia, non vanno bene per i liguri: nonostante il vantaggio iniziale di Briaschi dopo soli 3 minuti di gioco, nella ripresa il Napoli ribalta il risultato, portandosi sul 2-1 con reti di Criscimanni e Musella.
La prossima partita il Napoli la giocherà a Marassi, la casa del Genoa. Un gemellaggio, dunque, nato per caso e, forse, scaturito da un atteggiamento non propriamente sportivo del Napoli. Ammesso in Seconda Divisione per riforma dei campionati. Il 29 gennaio 1995, poco prima dell’incontro tra Genoa e Milan, Vincenzo Spagnolo, ultras genoano, viene accoltellato a morte: l’episodio indusse i rappresentanti della maggior parte dei principali gruppi ultras italiani a partecipare a un raduno che ha rappresentato un importante tentativo di autoregolamentazione. A dir la verità neanche il Milan, vittima sacrificale del futuro amore tra campani e liguri, se la prese più di tanto. In un documento conclusivo gli ultras condannarono l’utilizzo di armi da taglio durante gli scontri e le aggressioni “molti-contro-uno”, auspicando un ritorno ai vecchi codici di comportamento ultras. È stata vietata l’introduzione di striscioni, di qualsiasi tipo e dimensione, senza autorizzazione; vietati totalmente fumogeni e petardi (con arresto per gli utilizzatori); introduzione di biglietti nominali; DASPO che può essere anche preventivo (cioè un soggetto potenzialmente pericoloso può essere sottoposto a Daspo a prescindere dal suo comportamento) e molte altre norme repressive. Dal tessuto della maglietta si intravedono delle geometrie di righe oblique parallele.