Il disegno di rilancio industriale è contenuto nel disegno di legge che sarà oggetto di discussione dopo il decreto-legge in questione. Consideriamo fondamentale, nella strategia per il Paese, un disegno di riforme istituzionali e di rilancio industriale. Credo che tutto sia assolutamente dignitoso, ma anche che sia fondamentale, per lo sviluppo del Sud, la concentrazione in un’unica sede di una massa enorme di capitali, per grandi scelte strategiche. Tuttavia, non crediamo che la nostra politica economica sia limitata – o possa essere considerata limitata – dalla lettura di quella parte del DPEF, ma che debba essere estesa a tutto il DPEF e ai suoi collegati. Tuttavia, in ogni caso, dovendo ridurre il deficit e non potendo aumentare le tasse, le alternative che ci si aprivano non erano numerose: si trattava di una politica di serio contenimento delle dinamiche incrementali della spesa pubblica. 50si tiene conto dell’importanza dei beni primari come l’acqua, un bene indispensabile ed irrinunciabile, dell’importanza della proprietà delle reti da parte degli enti e della disciplina dell’affidamento della gestione di servizi pubblici e di rilevanza economica, al fine di favorire anche la diffusione dei principi di concorrenza, di libertà di stabilimento e di libera prestazione di servizi di tutti gli operatori economici nella gestione dei servizi pubblici, che andrà in via ordinaria verso il libero mercato a imprenditori o società, con procedure competitive ad evidenza pubblica.
MARCO MARSILIO. Signor Presidente, signori del Governo, onorevoli colleghi, il gruppo del Popolo della Libertà sostiene ed apprezza questa manovra e soprattutto l’intenzione del Governo di anticipare al prima possibile il momento del confronto sui temi economici che riguardano la nostra nazione. Colleghi, da questi dati sommari, appena citati, si ricava un indice di potenzialità competitiva del sistema produttivo Italia che spiega bene, da un lato, l’inadeguatezza del nostro Mezzogiorno rispetto alla sfida dei mercati e, dall’altro, quale grande sforzo questo Parlamento e soprattutto il Governo dovrebbe compiere per innescare un processo rapido di reale convergenza tra le due macroaree del Paese, nord e sud. Vi è un elemento che consideriamo qualificante per la graduatoria del nostro Paese nelle statistiche internazionali: la riforma del processo civile. Si tratta di un disegno nel quale si trovano tutti gli elementi che a nostro avviso – e non solo a nostro avviso, per quanto ci risulta dalla considerazione in cui da fuori inizia ad essere tenuta l’Italia – rappresentano la nostra agenda per lo sviluppo. Molto in sintesi, sul nucleare pensiamo che sia parte del futuro di questo Paese e dell’Occidente lo sviluppo dell’industria nucleare e la concentrazione strategica, a partire dal 2008, dei fondi europei per lo sviluppo.
È stato detto che si tratta solo di una parte, che non basta, che è un profilo puramente numerario, che dentro non vi è il respiro dello sviluppo né quello della crescita. Infine, devo dire che condivido quel che ha detto il Ministro Tremonti oggi, e cioèPag. Mi limito ad alcune considerazioni, che correggono quanto si è detto comunemente in questi giorni a proposito dei cosiddetti tagli. È stato detto che manca una strategia per le infrastrutture: è intenzione di questo Governo fare un uso attivo della Cassa depositi e prestiti. Ma procediamo oltre. Vi è una questione che viene affrontata in modo diverso da quanto era stato stabilito da tutte le parti sociali e dal Governo in precedenza, vale a dire il piano casa. E dire che la serata era cominciata benissimo, con Gatti subito in gol (19’) e la sensazione di una gara facile, forse addirittura scontata. In primo luogo (e mi soffermerò, comunque, su tale aspetto in seguito), per noi era ed è essenziale e fondamentale mettere in sicurezza il bilancio pubblico della Repubblica italiana. Certo, la maggioranza dimostra, un volta di più, una difficoltà di rapporto all’interno delle istituzioni e del Parlamento, se è vero, com’è vero, che anche quel provvedimento, che nel decreto-legge sui rifiuti campani voleva accorpare i vari enti ambientali e faunistici (APAT, INFS e ICRAM) in un unico ente, e che in quell’occasione, in base ad un accordo concesso all’opposizione, era stato ritirato, con la prospettiva, poi, di accelerare un disegno di legge di valenza parlamentare, per approfondire tutte le tematiche afferenti a questo accorpamento, nondimeno, il Governo ce l’ha presentato di nuovo in un decreto-legge sul quale cala la scure della fiducia.
Ecco, di fronte alle scelte che l’attuale Governo sta compiendo abbiamo chiaro un concetto: l’Italia e il suo futuro non sono al centro della manovra politico-finanziaria dell’Esecutivo presieduto da Silvio Berlusconi. L’azzurro appare un po’ più tenue rispetto alle stagioni precedenti. Sul fianco sono presenti le sette virtù del Bushidō, il codice etico che detta il modo in cui un Samurai dovrebbe condurre la propria esistenza: Gi 義 Rettitudine Yu 勇 Coraggio Jin 仁 Empatia Rei 礼 Rispetto Makoto 誠 Onestà Meiyo 名誉 Onore Chugi 忠義 Lealtà L’iconica maglia è ispirata dal gemellaggio del 1960 tra Napoli e la città di Kagoshima. Pensiamo che la Cassa depositi e prestiti debba fare entrambe le cose: certamente provvedere capitali e finanziamenti ma anche e soprattutto, insieme con altri soggetti, fare la regia delle grandi opere pubbliche che sono fondamentali per questo Paese. Se invece chiedete – ed io ho chiesto – dell’Italia, aprono un cassetto e vi fanno vedere un book con migliaia di piccole opere. Quei fondi che sono formalmente europei ed originariamente nazionali, ma che l’Europa ritorna e ristorna, orientandoli per grandi interventi, quei fondi sono stati fatti oggetto di un’azione non concentrata per grandi interventi ma, per almeno un decennio, dispersa su minimi interventi, con un movimento che non è stato strategicamente rivolto dal centro verso infrastrutture di sviluppo, ma dalla periferia verso il centro, disperso e disarticolato su migliaia di micro-interventi.