In un calcio intessuto di vittime, di eroi incompresi, di divi in poltrona, Erminio Favalli non vuol fare mai la vittima, non si lamenta mai, accetta il suo destino. Ma Herrera gli ordina di non muoversi da Milano ed Erminio prende casa assieme a Landini. Il General Manager interista Allodi gli comunica il suo trasferimento al Foggia. Intanto, Favalli inanella prestazioni validissime una sull’altra, anche con gli ex compagni del Foggia è tra i migliori. Si gioca a Torino Juventus-Cagliari, Reginato portiere imbattuto da un sacco di minuti para tutto ma non può fare l’impossibile; quando, finalmente, capitola su bordata irresistibile di Depaoli, è lui, Favalli, che corre a consolarlo, mentre i compagni esultano per il successo. Diversi toni di grigio e il giallo fluo risaltano infine sulla terza casacca disegnata da Adidas per Cristiano Ronaldo e compagni. T-shirt e maglie a maniche lunghe riproducono infatti i colori, i simboli e i dettagli degli indumenti dei club più famosi al mondo, mentre i materiali morbidi ed elasticizzati e le tecnologie che regolano la temperatura, come HEAT.RDY, rendono questi capi ideali per essere indossati comodamente in qualsiasi occasione.
Se un’offerta online sembra troppo bella per essere vera, pensateci due volte e controllate due volte. Passa una domenica ed ecco che arriva il 20 novembre, una delle due date fondamentali per Favallino in bianconero. “I bambini giocavano a pallone contro i muri delle case, per strada, sulle scalinate. «Ho avuto un attimo di esitazione, prima di avventarmi sul pallone – dice Erminio al termine dell’incontro – poi ho tirato ed ho segnato. Ripresa sullo stesso tono, ma, a una manciata di minuti dalla fine, Bercellino vince un contrasto difensivo e rinvia forte, Favalli velocissimo agguanta il pallone nella sua metà campo e fila via, imprendibile, guizzando tra Micelli, Ronzon ed Emoli, velocissimo. E poi ho un flash molto nitido della presentazione di Daniele Bonera con il Milan; venivamo dalla stagione 2005-2006 con una maglia molto bella ed il logo Opel e per me fu di molto impatto vedere lo sponsor BWin e la maglia con i fianchi rossi. A un quarto d’ora dalla fine, la svolta che risolve il campionato è lui a darla, risolvendo con tempismo e precisione una mischia davanti alla porta neroazzurra. Il dibattimento è in corso davanti alla 3/a sezione penale. Ho corso molto. Considerando che rientravo in squadra dopo quasi quattro mesi di assenza, credo di aver fornito una buona prova».
Nel corso dei secoli il palazzo è stato ricostruito molte volte, ed oggi sono rimaste intatte solo una parte che conserva un’architettura medievale e una frazione con decorazioni. Non ci sono riuscito, mi sono sentito obbligato a rimanere, obbligato a disobbedire. Ci spieghi cos’è e quali sono gli ingredienti che l’hanno resa una manifestazione unica? Un giorno gli telefonano da Milano. Con il passare del tempo, imparando la lingua e stando a contatto ogni giorno con la mia squadra, stanno nascendo belle amicizie, che a parer mio, è una delle cose più importanti in quanto si è distanti da famiglia e amici, e quindi stare bene e sentirsi parte del gruppo è di fondamentale importanza. Nella foto, a sinistra, la cerimonia della posa della prima pietra dello stadio Ascarelli avvenuta nel 1929. A sinistra si notano il terzino del Napoli Innocenti, una delle figure più rappresentative dell’epoca, ed al suo fianco, sorprendentemente in pullover, Ascarelli, che finanziò tutti i lavori. Prima ripercorrevo la sua storia in Italia e la mia, lui è uno di quegli atleti che pur non essendo nato in Italia è amato come e anche più degli italiani.
Egizio Rubino allenatore dei foggiani dopo i primi allenamenti decide di lanciare Erminio Favalli in prima squadra. Favallino, come i tifosi foggiani subito lo chiamano, dimostra in effetti di meritare la Serie A. Alcune sue partite sono eccezionali, commette degli errori ma dovuti a esuberanze, non dimenticando che Erminio ha appena ventidue anni. Ai tifosi non parliamone, l’incedere sgusciante ancorché sghembo di Favallino, calzettoni srotolati e capelli arruffati, maglia inter bianca fa venire in mente il grande Omar. Moratti è un grande presidente, e su Calciopoli è stato un vero signore, così come lo è stato Facchetti. La Juventus è un grande club che onora l’Italia calcistica da sempre, in tutto il mondo, quindi è un fiore all’occhiello del calcio italiano. La Juventus batte il Lecco e la Fiorentina, segnano Depaoli, Menichelli, anche Billy Salvadore ci mette lo zampino; Favallino, la sua mole di lavoro meriterebbe qualche segnatura, non è ancora l’ora di scoprirsi cannoniere. Così, da gennaio ad aprile, vediamo una Juventus sempre alla rincorsa dei neroazzurri milanesi, ma senza Favallino, che fa silenziosamente anticamera.
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