Old tile stove fire - free stock photo Abbiamo offerto al Governo il nostro contributo alla Serie A. Si sta cercando di creare un danno anche a livelli economici al nostro calcio nazionale”, ha aggiunto Mauro Balata, presidente della Lega Nazionale Professionisti B del calcio italiano. Biblioteca nazionale Sagarriga Visconti-Volpi di Bari. E’ quanto ha detto Luigi De Siervo, amministratore delegato per la Lega nazionale professionisti Serie A, in audizione in Commissione Cultura alla Camera. La terza divisa appena lanciata utilizza una tecnologia per applicare nomi e numeri completamente riciclabili su ogni kit, soluzione all’avanguardia in Europa. Più che i numeri di Dybala preoccupano il suo sguardo, languido e non più sbarazzino come a inizio stagione, e l’arrendevolezza. La Lega di Serie A non è solo la decima industria italiana, ma anche un esempio per i bambini, un presidio di territorialità: mi aspetto proposte concrete che contemplino il fatto che eravamo il primo Paese d’Europa a giocare d’azzardo, ora invece siamo i primi a togliere l’azzardo dal mondo dello sport, bene che sia così per tutti i ragazzi che rischiavano cadere in questo baratro”.

“I governi delle legislature precedenti hanno riconosciuto il problema del gioco d’azzardo patologico, ma si sono limitati a considerare, in termini di danno, unicamente il contrasto alle patologie e alle mafie, quasi come se questi fossero fenomeni estranei e che l’azzardo fosse solo un gioco. Il problema è più complesso di quello che immaginiamo. “Conosciamo le esigenze della Lega di Serie A e delle società, ma come atleti siamo vicini alle campagne contro le ludopatie e al di là delle storture che crea al nostro interno questo problema delle scommesse sportive, il messaggio che i nostri atleti danno come esempio di valori si sposa con il fatto di abolire la possibilità. Nessuno è perchè le ludopatia non vengano combattute, ma lo strumento che è stato adottato da questo Governo non risolve il problema lo sposta soltanto. Le normative sono state nel settore del gioco, ma non è stato toccato l’argomento dal punto di vista sociale”. I grandi portali digitali che si sono già attrezzati per intercettare quei flussi attraverso campagne social che riusciranno ad aggirare il divieto. Avanti insieme, pronti per le prossime battaglie! Lo stesso Vannini fu in seguito costretto a lasciare la squadra in inferiorità numerica per infortunio, dopo avere subito un fallo a gioco fermo da Fedele.

Una prova individuale e una partitella tra prima squadra e riserve. 1926-27 – 4º nel girone C della Prima Divisione Nord. Secondo uno studio della BBC, il Cosenza di Occhiuzzi risultò la migliore squadra d’Europa per media punti (2,2 a partita) nel post lockdown. Vogherese con cui disputa i tornei di guerra e il campionato di Serie B-C Alta Italia 1945-1946. Nell’estate del 1947 approda in massima serie con la maglia della Juventus, presidente Gianni Agnelli: esordisce il 12 ottobre 1947, nella sconfitta per 4-2 sul campo dell’Inter. Il club sardo, appena acquistato dai fratelli Orrù, trascorse in Serie C1 due stagioni, la prima delle quali lo vede, ricostruito per via del rischio incombente di fallimento, evitare per un punto la retrocessione in Serie C2 sotto la conduzione del rientrante Mario Tiddia (subentrato a campionato in corso a Enzo Robotti). Si tratta di maglie che poi i tifosi devono restituire a fine match, ma senz’altro un’iniziativa pionieristica che apre le porte a soluzioni davvero incredibili nell’ottica dell’accessibilità per tutti all’esperienza partita. La Juventus vinse poi il trofeo. Nota di colore a margine: segnò una tripletta João Pinto, uno di quelli che rescissero il contratto ma poi rifirmarono con aumento non abbandonando il club delle Aquile.

Il torneo cadetto inizia con tre sconfitte, per poi inanellare 4 vittorie consecutive e una serie di risultati utili (7), maglie calcio economiche che la fanno balzare in zona play-off. Con il Perugia invece, esiste una forte rivalità per entrambe le parti come testimoniano i numerosi episodi di scontri tra le due tifoserie, in quello che viene definito quasi un derby. “Non pensate che alla luce dei tanti eventi di cronaca malavitosa, che hanno caratterizzato l’ambito delle scommesse in categorie di Lega Pro fino alle Serie inferiori, non si possa considerare l’opportunità di abolire le scommesse sul calcio in questo mondo, perché proprio qui ci sono stati oltre 1.500 casi di penetrazione della malavita negli ultimi due anni. Altra rivalità molto sentita è anche quella con il Barletta, dove si sono verificati anche scontri tra le due tifoserie in passato; che però in seguito alla morte di quattro ragazzi foggiani di ritorno dalla trasferta a Potenza (uno dei quali anche figlio di uno storico ultras barlettano) cessa di esistere.